Riaffermare la speranza nel dialogo

Si è svolto a Parigi, dal 22 al 24 settembre l’annuale appuntamento internazionale promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, 38esima tappa di un cammino avviato dall’incontro delle religioni per la pace ad Assisi, il 27 ottobre 1986, voluto da Giovanni Paolo II.

Titolo del convegno, “Immaginare la pace”. “Viviamo in un tempo in cui la pace non è più all’ordine del giorno – afferma Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, e indica lo scopo del convegno: “Le religioni, e con loro uomini di cultura, umanisti, filosofi e politici, si riuniscono per riaffermare la speranza nel dialogo”

L’arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich, da poco rientrato da Israele, afferma che anche nelle situazioni di guerra e odio “c’è chi tiene accesa la piccola fiamma del desiderio delle religioni di conservare e preservare lo spirito di pace”.

Durante il convegno si sono svolti 21 forum che affrontavano varie tematiche, tra le quali le migrazioni, il futuro dell’Europa, il ruolo del Mediterraneo, l’Africa, la sfida delle fedi in Asia, la solidarietà, il nucleare, il dialogo tra le religioni.

Mons. Indunil Janakaratne Kodithuwakk Kankanamalage, segretario del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, durante il suo intervento al Forum sul tema “La fraternità universale in un mondo in guerra” ha sottolineato come tanti fondatori e maestri delle grandi religioni hanno immaginato un mondo senza guerre, nel quale pace e amore sono i principi guida dell’esistenza umana e ha invitato tutti a continuare a sognare “con la testa, il cuore e le mani per costruire una cultura di pace”, “credendo che, insieme, si può creare il mondo che sogniamo, dove la fraternità universale non sia solo una speranza, ma una realtà”.

Come immaginare la fraternità universale, la pace? “Attraverso il dialogo, le religioni possono immaginare la pace” recita l’Appello per la Pace che è stato letto durante la cerimonia finale, l’ultimo giorno, e nel quale i rappresentanti di tutte le religioni presenti hanno invitato ad una profonda svolta:

“La svolta è cercare quelle vie di pace che esistono anche se nascoste dal buio della guerra”.