Una storica conferenza di donne anima la riflessione e l’azione per una cultura dell’incontro
dal personale DID
3 febbraio 2023
Per la prima volta, il Dicastero per il Dialogo Interreligioso ha organizzato una conferenza interreligiosa sulle donne in dialogo, concentrandosi sull’ascolto delle intuizioni e delle esperienze delle donne stesse. Il tema era “Le donne costruiscono una cultura dell’incontro interreligioso”. Il Dicastero ha lavorato in collaborazione con l’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche e la Pontificia Università Urbaniana per organizzare l’evento. L’incontro, tenutosi dal 24 al 28 gennaio, ha visto la partecipazione di 30 donne provenienti da 23 Paesi e 12 diverse tradizioni religiose, tutte intervenute durante i tre giorni di conferenza. Erano presenti anche altre persone coinvolte nel dialogo interreligioso, tra cui ambasciatori presso la Santa Sede, studenti e professori delle università pontificie e funzionari della Santa Sede.
Un’occasione storica
Nel suo discorso di benvenuto, Sua Eminenza il Cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, MCCJ, Prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, ha sottolineato che la dignità e la leadership delle donne sono state messe in evidenza durante il pontificato di Papa Francesco. Ha affermato: “Credo che questi giorni di apprendimento dalle donne e dal loro lavoro saranno preziosi per portare avanti il mandato di creare spazio per una presenza femminile”.
Mons. Indunil J. Kodithuwakku K., Segretario del Dicastero, ha iniziato la moderazione della sessione di apertura invitando a pregare in silenzio per il successo della conferenza, sottolineando la sua natura storica di primo incontro interreligioso femminile del Dicastero. E ha continuato: “Ora vi invito gentilmente a osservare un momento di silenzio per tutte le vittime della violenza, in particolare per le donne e le ragazze. Questo momento di silenzio ci offre un’occasione per stare insieme come un’unica comunità”.
Nel suo discorso di benvenuto ai partecipanti, il Rev. Leonardo Sileo, Rettore della Pontificia Università Urbaniana, ha ringraziato le donne presenti per essere portatrici dei valori e delle verità delle loro tradizioni religiose, sottolineando che rientra nella missione dell’Università formare gli studenti come costruttori di una cultura dell’incontro da diffondere nei cinque continenti da cui provengono.
La dott.ssa María Lía Zervino, presidente dell’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche, che ha collaborato all’organizzazione della conferenza, ha osservato nel suo discorso di apertura: “Una delle caratteristiche specifiche femminili è la capacità generativa delle relazioni umane. È naturale per noi promuovere un’atmosfera in cui le persone possano crescere e un ambiente che favorisca l’inclusione degli altri, in particolare dei più deboli: una cultura dell’incontro”.
Aspetti femminili delle religioni e donne sante e saggi
Durante il primo giorno della conferenza, relatori appartenenti a Induismo, Ebraismo, Taoismo, Buddismo, Giainismo, Cristianesimo, Islam e Sikhismo hanno illuminato i partecipanti sul ruolo delle donne nelle loro religioni per costruire una cultura dell’incontro.
Il secondo giorno, il tema delle donne sante e saggie è stato affrontato da relatori provenienti da ebraismo, cristianesimo, islam, confucianesimo, shintoismo (Oomoto) e zoroastrismo.
Le donne, tramite i loro discorsi e in occasione degli scambi con il pubblico, hanno esplorato le questioni della leadership femminile, della discriminazione contro le donne, degli insegnamenti religiosi sull’uguaglianza delle donne, della complementarietà tra uomini e donne, dell’inclusione delle donne come seguaci dei fondatori religiosi e delle donne consacrate a Dio o al servizio religioso.
Narrazioni di una cultura dell’incontro
Queste tre giornate sono state anche occasione di tavole rotonde nel corso delle quali le donne hanno condiviso le proprie esperienze di costruzione di una cultura dell’incontro. Oltre alle religioni citate, una tavola rotonda ha incluso anche un rappresentante della religione tradizionale africana. Tra le varie attività, le donne hanno descritto il loro lavoro nel campo dell’assistenza sanitaria, dell’impegno sociale, del dialogo interreligioso, dell’istruzione, della costruzione della pace e della rinascita religiosa e culturale.
Udienza con Papa Francesco
Il 26 gennaio, Papa Francesco ha ricevuto il gruppo di oratrici nel Palazzo Apostolico per un’udienza privata. Le ha incoraggiate: “Ognuna delle vostre tradizioni, e ognuna di voi, ha una saggezza da offrire al mondo, per infondere in esso uno spirito di calore, di guarigione e di fraternità”. Il Papa ha ribadito l’impegno della Chiesa cattolica per il dialogo interreligioso come mezzo per lavorare insieme per il bene comune dell’umanità.
Rete per il futuro
Le relatrici della conferenza si sono anche impegnate in discussioni in piccoli gruppi e in un lavoro di rete tra di loro, hanno condiviso i loro pranzi e hanno partecipato a visite guidate della Basilica di San Pietro e dei Musei Vaticani. Il tempo trascorso insieme e i legami creati contribuiranno a creare reti e collaborazioni future con l’impulso del Dicastero per il Dialogo Interreligioso.
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